mercoledì 21 maggio 2008

PIATTAFORME-DISCARICHE

RIFIUTI: CORDATA IMPRENDITORI CAMPANI A GOVERNO, ECCO IL NOSTRO PROGETTO =
PIATTAFORME IN MARE PER SMALTIRE 20-50 TON L'ORA, IN 3 MESI
IMPIANTI PRONTI

Roma, 19 mag. (Adn kronos)- Mini piattaforme mobili in mare capaci di ricevere e smaltire da 20 a 50 tonnellate di rifiuti da posizionare in angoli portuali o a largo delle coste campane, a Napoli, nelle isole di Ischia, Procida e Capri, nella costiera sorrentina e nella costiera amalfitana. Piattaforme capaci di lavorare i rifiuti su tre turni, per un ciclo integrato che possa svincolare i territori dall'emergenza rifiuti che sta collassando l'area partenopea e il suo hinterland. L'idea arriva da una cordata di imprenditori campani che ha messo nero su bianco il progetto e oggi stesso lo inviera' al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in vista del primo Consiglio dei ministri convocato dal premier a Napoli.

A Berlusconi arrivera' un progetto gia' pronto per essere realizzato e, assicurano gli imprenditori, nessuna richiesta di soldi.
Ecco il loro progetto. "Le piattaforme e gli impianti, una volta partiti, potranno essere attivi in tre massimo sei mesi e il carico dell'impresa, dell'investimento e della gestione e' tutto nostro.
Siamo in tanti, vogliamo fare sistema, vogliamo risolvere il problema rifiuti nel 'nostro giardino' senza invii in Germania. Da questi impianti escono rifiuti Cdr-N e Cdr-Q, si incentiva la raccolta differenziata ed i Comuni spendono meno" spiega all'ADNKRONOS l'imprenditore napoletano Salvatore Lauro, ex senatore forzista,
armatore e presidente, tra l'altro, del Consorzio Arcipelago Campano, uno dei maggiori promotori del progetto di piattaforme marine per raccolta e smaltimento dei rifiuti.

"A New York c'e' gia' un sistema del genere. Ma, -dice Lauro- senza andare cosi' lontano, impianti simili lavorano in Toscana, nel Chianti. Noi vogliamo portarli in mare e ne abbiamo i mezzi e le tecnologie". "Il nostro progetto prevede gia' accordi per l'invio delle ecoballe in Paesi del Mediterraneo che le utilizzano come combustibile nelle cementerie. Vogliamo sottoporre a Berlusconi la nostra soluzione gia' vagliata in tutti i suoi aspetti tecnici", aggiunge dal canto suo l'armatore Mariano Pane. "Questa soluzione non sporchera' ne' il mare ne' l'aria" avverte Pane che ha studianto l'applicabilita' nella costiera sorrentina delle piattaforme-discariche e che e' a capo di una flotta tecnologicamente impegnata, sia in Italia che sul fronte internazionale, a ripulire proprio le acque marine dal petrolio.

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